sabato 25 febbraio 2012

la collanina ramarro del Po

Rallentata alquanto dalla frattura ad una costola ed incrinatura ad un'altra (chi mi ha seguito nel post precedente, ne conosce già la causa), ma non del tutto fuori gioco, vi mostro un post che giaceva in attesa, neanche da tanto, tra le mie bozze. E' sempre utile avere qualche scorta in periodi difficili...

LA COLLANINA RAMARRO DEL PO


Lei del ramarro ha preso il colore
verde brillante ...vi viene un malore?
Certo che è estiva ed osare si può
con i colori più accesi del Po...
Nel Po comunque ci stava un ramarro
che se ne è alquanto cotto, il tamarro!
La collanina però non gradiva
fece i bagagli e se la partiva.
Stanca si mise a dormire in un prato,
ma arrivò Tato con fare beato
che volle farle un regalo col cuore
sul suo bel cerchio le posò un fiore,
la margherita bianca adornò
la collanina colore del Po.

E dopo questi demenziali versi, passo a presentarvela questa collanina ramarro, che non sarà pazzerella e travolgente come la "giocoliera", non sarà neppure festosa ed elegante come la "MUUU", ma è comuque...beh, trovatele un pò voi l'aggettivo giusto, che a me non viene in mente!


Questa è la terza da me creata col cordoncino tubolare e la mia prima estiva: ho infatti usato il cotone al posto della lana.  Mi piace molto l'effetto di questo tipo di filato (cosa che alcune di voi avevano già prospettato, con grande intuizione) che le dà quella lucentezza e freschezza adatta alla stagione calda, ai vestiti leggeri, alla pelle abbronzata. Direi che son piuttosto soddisfatta della mia collana ramarro, se però non incontrasse il vostro gusto, ditemelo pure liberamente, ma sottovoce mi raccomando...lei, la collanina, potrebbe risentirsene!




Se volessi proprio trovare il pelo nell'uovo (ma dopo ciò che mi è successo a Capodanno, direi più nella cioccolata), sarebbe il "pelo" di non avere cucito alla perfezione le perline della margherita, e pensare che in questa cosa ho profuso il massimo del mio impegno e pazienza...vorrà dire che sarà quel particolare che "fa tanto artigianato"...che da me, ahimè, non manca mai!

domenica 19 febbraio 2012

di cuore in cuore e un pò di amarezza

Questo è un post che avevo già preparato più di una settimana fa e come potete intuire qui si parla di cuori, mentre invece questo  "cappello" che aggiungo solo ora, troppo amoroso non lo è. Chi ha letto la mia risposta ai vostri commenti del post precedente avrà saputo della mia caduta dell'altro giorno.
E' successo mentre andavo al lavoro e certo non ne faccio un vanto, dato che avrei dovuto imparare, da quella rovinosa sull'osso sacro di due anni fa, che quando c'è il ghiaccio bisogna fare molta, molta attenzione...ma a volte non basta neppure quella!
Non vorrei annoiarvi con i particolari o le ipotetiche cause dell'accaduto, vi dico solo che mi sono ritrovata in un istante per terra nel bel mezzo del marciapiede ghiacciato, con la schiena sulla mia bicicletta, bicicletta che poco prima stavo conducendo a mano. Parecchio dolorante per la pesante botta subita, non sono riuscita ad alzarmi subito e me ne stavo lì, con espressione sofferente, stesa sulla mia compagna di sventura, quando si è avvicinato un gruppetto di bambini che stava dirigendosi verso la scuola. Il passaggio per i pedoni, a causa dei cumuli di neve, in quel punto era ridotto ad una strisciolina e su quella strisciolina di ghiaccio e cemento ci stavo io. Beh, sapete cosa hanno fatto quei bambini? Mi hanno diligentemente schivato allargando il loro giro, uno di loro mi ha lanciato anche un'indecifrabile occhiata, poi anche lui come gli altri ha tirato dritto...Nessuna parola, nessuna offerta d'aiuto per alzarmi...niente di niente. Timidezza, indifferenza, diffidenza o timore di arrivare tardi a scuola? Non posso saperlo, ma vi confesso che questa cosa mi ha messo addosso un briciolo di amarezza.
A che età si sviluppa quell'attenzione verso chi non appartiene alla nostra ristretta cerchia di affetti, quella sensibilità che  permette di accorgersi se una persona è in difficoltà, quell'altruismo che ci porta ad allungare una mano, a fare un gesto di conforto? A quale età questi sentimenti riescono a contrastare la titubanza nei confronti degli estranei?    

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 Ma lasciamo perdere amarezze e dolori alla schiena,  per passare ai più dolci argomenti del "prima caduta"...
Tutto era nato dall'idea di fare un pon pon a forma di cuore, sarebbe stato bello, no? Ho preparato così due grandi sagome uguali di questa forma ed ho iniziato ad avvolgervi la lana come, tempo fa, avevo spiegato qui.  Purtroppo però a volte il progetto che si ha in testa non coincide con la sua buona riuscita...forse il foro centrale avrebbe dovuto essere tondo? Abbandonata quest'idea, ho pensato che in ogni modo, queste due forme avrebbero potuto essermi utili in altro modo...magari trasformandole in due cornicette, di quelle che vengono appese in fila,  unite tra loro da un bel nastro largo o del cordoncino. Le avete presenti?


Per ora il lavoro sta tenendo compagnia agli altri incompiuti, ma io intanto ho pensato di condividere con voi la mia sagoma...non si sa mai che vi stimoli simpatiche ed amorose idee!


E di cuore in cuore, voglio parlarvi anche di quello origami nato dalle mani di Vania ("Semplici idee"). Seguendo il mio tutorial (o forse il diagramma che avevo postato ultimamente?) ha realizzato questo romantico oggetto in carta piegata, rendendolo, come lei sa fare, ancora più dolce e delicato e collocandolo in una "cornice" davvero fantastica. Rubato dal suo blog col suo permesso ( grazie, Vania!), l'ho sistemato con grandissimo piacere sia sulla mia barra laterale, che nel post collettivo "Uniamo i nostri cuori...origami", iniziativa perennemente in corso, se mai foste ancora interessati...


 Ah, una cosa ancora devo aggiungerla su questo cuore che continua a piacermi e a piacere a chi è appassionato di origami.  Non so se vi ricordate (gli amici bloggers della festa di Bologna immagino di sì) quando Gianna, prima del pranzo,  aveva inaspettatamente aperto l'origami che le avevo regalato. Era stato un attimo...diciamo un pò di suspense, lei aveva immaginato che all'interno del cuore io ci avessi scritto qualcosa, ma purtroppo non era così... Beh, poco tempo fa, dopo che Emilia mi ha spedito il diagramma, ho trovato su internet anche un video tutorial in cui mostravano come questo modello tradizionale possa essere effettivamente utilizzato come carta da lettera. Aveva proprio ragione Gianna a cercare la sorpresa!

lunedì 13 febbraio 2012

diario di un lungo fine settimana di neve

giovedì 9 febbraio


Che mattinata stupenda oggi! Il cielo è finalmente azzurro e i ghiaccioli sono frange luccicanti al sole. E' iniziata l'operazione disgelo ed io cammino sempre con gli occhi puntati in alto, non si sa mai che dovesse cadermi in testa una quintalata di neve con grondaia annessa oppure uno degli appuntiti stiletti della foto..
I giorni passano e la vacanza forzata continua, almeno fino a sabato, ho saputo. E' praticamente già una settimana che sono a casa. Se all'inizio ho esultato felice per queste ferie fuori programma, ora inizio leggermente a preoccuparmi... Mi ero già preparata psicologicamente ad alzarmi mezz'ora prima e a farmi una camminata di mezz'ora e più pur di raggiungere stoicamente il luogo di lavoro. Anche sotto la neve, sì. Non dico che non mi sarebbe costato un certo sacrificio, però l'avrei fatto. Non sono mai stata di quelle che si chiudono in casa quando nevica e lo dimostrano le foto che avete visto nei post precedenti. E invece...in pausa fino a domenica, perchè con le previsioni dei prossimi giorni c'è poco da stare allegri!  Anche la vostra situazione lavorativa ha risentito delle condizioni meteorologiche di questo periodo?

venerdì 10 febbraio

Stanotte è arrivato il vento siberiano, sibilando e facendo sbattere e spalancare gli scuri, tanto che all'alba la mia camera da letto era tutta illuminata. Non ho ancora messo il naso fuori casa, ma non mi sembra che nevichi come avevano detto. Verso le 11 Ma. per telefono mi avvisa che potrebbe passare un tornado. Un tornado? Spaventata chiudo alla svelta tutte le imposte ed aspetto, sola in casa, con una certa apprensione...Penso perfino di andare a ripararmi in cantina e mi sento un pò come la Dorothy del mago di Oz. Vado invece su internet a caccia di notizie, ma non ci trovo niente di niente...che Ma. mi abbia voluto fare un (bruttissimo) scherzo di carnevale? No, non posso crederci!
Qualche ora dopo rientra l'allarme uragano, rivelatosi nientemeno che una bufala circolata nella mia città, talmente convincente che, dove lavora Ma. , alcuni dipendenti sono stati mandati a casa...
E sarà stato forse, chissà, per farsi perdonare di avermi fatto prendere uno spaghetto, che per cena "l'untore" ha preparato,  indovinate cosa? Una magnifica pizza!...con la bufala, naturalmente.


sabato 11 febbraio

La preannunciata seconda nevicata è arrivata, l'ho vista stamattina sbirciando dai vetri e poi fuori all'aperto sono stata accolta da un paesaggio più da suolo finlandese che da città romagnola.


I passanti sono oggi i padroni delle strade assieme agli spartineve, a cui bisogna però cedere il passo per evitare di essere spalati via.


In piazza il solito furgoncino della televisione lì parcheggiato da giorni (eh, si è fatto una bella vacanza-lavoro) e tanta gente che, come me, non si è ancora stancata di fotografare, alla faccia del freddo che intirizzisce le mani. Mi sento quasi come se fossi in vacanza e in pratica... lo sono. Davanti al supermercato c'è tutto un va e vieni di signore belle imbottite nella loro tuta tutta intera da sci, che bisogna ammetterlo, dona solo se si ha il fisico di una top-model, ma loro giustamente se ne fregano. Allora posso stanare anch'io dall'armadio qualcosa di tipicamente montanaro, oltre agli scarponi rossi da trekking che già indosso da giorni...sì, la mia giacca a vento bianca e azzurra che dal di lì, sono sicura, non ci passa neanche un filo di neve. 


In questi giorni ho diverso tempo da dedicare al blog ed alle mie collane...metri e metri di cordoncino col rocchetto..e idee a gogò. Ma. invece, come rito quotidiano, va  di sotto ad incontrare i suoi nuovi "compagni di spalata". Uno sport salutare, ma per la schiena...ahiahiahi! 


domenica 12 febbraio

E' domenica e nevica... nevica ancora, ma io col diario qua sospendo e mi sorprendo a sognare la primavera...

sabato 11 febbraio 2012

un morbido invito alla lettura da Anella...grazie!

Qualche giorno fa nella posta ho trovato una busta ed ho capito subito, dall'intestazione scritta a mano, che si trattava di quella che stavo aspettando...
Ma facciamo un passo indietro: non so se conoscete già Anella del blog "Previsioni luminose"...ecco, lei ha avuto la bella idea dei sabato quiz. Bella perchè i giochi a quiz sono sempre divertenti, ma bella soprattutto perchè i suoi risvegliano l'interesse per la lettura di un libro cosa che, non so se è così anche per voi, a volte viene un pò accantonata per lasciar spazio ad altri passatempi...ci mettiamo anche il blog? Da qualche indizio fornito da Anella, bisogna cercare di risalire al titolo di un libro e al nome del suo scrittore o scrittrice. Io ce l'ho fatta, ma mica per bravura, lo ammetto, solo perchè mi sono data da fare con le ricerche su internet ed ho avuto anche qualche aiutino. Siete curiosi di vedere come si è svolto  il match? Andate a leggere qui .

Partecipando  a questo quiz, ho scoperto così una scrittrice che non conoscevo dal nome un pò difficile, Anne Ancelin Schutzenberger, una psicologa francese nata nel 1919 a Mosca. Allieva di Jacob Levi Moreno e di Françoise Dolto,  lavorò a fianco di personaggi del calibro della Mead, Bateson e Rogers. Ai suoi studi si deve lo sviluppo della tecnica del genosociogramma, un albero genealogico che tiene conto, oltre che dei legami di parantela esistenti, anche del ripetersi di particolari traumi psichici e fisici di generazione in generazione (informazioni tratte da Wikipedia).
Interessante, vero? Il libro che bisognava indovinare era "La sindrome degli antenati" che, come si può intuire, tratta proprio degli argomenti di cui vi ho accennato.

Ed ora vi mostro cosa mi ha spedito Anella come premio.  E' un simpatico segnalibro in panno con un'originale scritta ricamata sullo stile dell'impiccato, un gioco conosciuto veramente da tutti.  Per me è una graditissima manifestazione d'amicizia, ma anche dell'amore per i libri, per quelle parole scritte delle quali lei sa così bene servirsi e se andate a leggere i suoi racconti autobiografici ve ne accorgerete.    



Grazie Anella, ti ringrazio tantissimo...il tuo segnalibro mi farà senz'altro compagnia nelle mie letture...ed ho già in mente quale sarà il mio prossimo libro!


mercoledì 8 febbraio 2012

"riflessioni", vacanze, sfarfallamenti e un premio

Ultimamente mi è presa la mania dei post "pout-pourri", spero di guarire in fretta...ma per ora vi tocca sopportare un'ennesima mescolanza.


ANCORA QUALCHE FOTO appropinquandomi... 

Appropinquandomi a casa, vengo colpita da una riflessione a cui facevo sempre caso tornando dal lavoro, senza macchina fotografica appresso naturalmente...In questi giorni l'ho finalmente fotografata, anche se i rami nudi, prima della nevicata, avevano un impatto migliore. Dovrò tornarci dopo il disgelo.


Qualche passo e sono dentro al centro storico, all'interno delle mura. Il filo teso tra le case oggi si è messo i manicotti...eh, certo che è un bel freddo!



Imbocco una stradina e butto uno sguardo a quel palazzo antico di cui avete visto il cortile nel post precedente. Proprio lì davanti sono parcheggiate delle auto...o i loro fantasmi?


La mia casa è ormai a pochi metri, ma faccio una sosta...mangereccia?  Eh no, oggi lo si può solo ammirare  questo simbolo della Romagna...chiuso causa neve. Indovinato cos'è?


Zigzagando tra le mucchie non più candide, alzo gli occhi verso i ghiaccioli appesi al cornicione della chiesa. Quante ore della mia vita ci ho trascorso lì dentro e lì davanti al portone, quello grande, a giocare a "pugno" o a quel gioco cantato-ballato che faceva: "la solitudine si deve sfuggir, si deve sfuggir..." (dubito che le più giovani lo conoscano).



I ricordi corrono a tutto gas in questo punto.  Proprio lì, di fianco al piazzale, infatti ci andavo a scuola. In questi giorni l'edificio è chiuso per cause ben comprensibili dalla foto. Anch'io come gli studenti sono in vacanza. Ed anch'io come loro esulto!




SFARFALLAMENTI

Allora...di riflessioni ho parlato, di vacanze pure...siamo al punto tre: sfarfallamenti. Beh, a questo proposito non c'è molto da dire: solo che gli sfarfallamenti non sono miei, cosa pensavate,  ma della neve. Stamattina (che rispetto alla pubblicazione di questo post sarebbe ieri) quando mi sono alzata, guardando fuori dalla finestra ho visto che i fiocchi di neve che venivan giù erano diversi. Non più piccoli e fitti fitti come i giorni scorsi, ma, più larghi e soffici, volteggiavano placidamente nell'aria come farfalle.  E' durata poco però...

UN PREMIO

Al Versatile non si sfugge in questo periodo...ma non dico che non mi faccia piacere! Avevo appena postato da pochi giorni quelli ricevuti, che me ne è stato donato un altro da Ros (Piccole gioie di Ros). Ringrazio con tutto il cuore la gentile amica blogger e anche questo lo dedico a tutti voi  amici trasgredendo di nuovo la regola dei 15 blog. 


Per non sfuggire però anche all'altra clausola che mi invita a rivelare sette cose di me, potrei raccontarvi che...
1) ......
2).......
3)......
4)......
5)......
6)......
7)......

Molto sottovoce, giusto per non intaccare il silenzio ovattato di questi giorni.

P.s. del mercoledì 8: è per dovere di cronaca, perchè è giusto considerare anche i punti di vista altrui, che vi riporto un'imprecazione, lanciata da un'anziana signora, che stamattina ha infranto l'atmosfera ovattata, che poi tanto ovattata non è più visto che le auto hanno ripreso a circolare... " Io quelli che dicono che gli piace la neve li ammazzerei tutti!"  

domenica 5 febbraio 2012

neve in città...giorno dopo giorno

No, non potevo rinunciare a fare anch'io un post dedicato alla neve di questi giorni, perchè da che io mi ricordi una nevicata così non s'era mai vista! Questa carrellata di foto riuscirà a darvi un'idea della mia città avvolta in questa candida coperta che attutendone rumori e frenesie, mi trasporta in una dimensione suggestiva e silenziosa.

mercoledì 1 febbraio







giovedì 2 febbraio







venerdì 3 febbraio






sabato 4 febbraio









 domenica 5 febbraio

 
...e nevica ancora...


 DEDICATO A TUTTI GLI AMANTI DELLA NEVE E IN PARTICOLARE A MIO NIPOTE FE.

venerdì 3 febbraio 2012

a carnevale ogni s - - + + - - o ...volante vale!

Niente paura, in questo post si parla solamente di schiaffi volanti...volanti ed innocui! Siamo a carnevale e qualche innocente scherzetto si può fare, no?


Andate allora a cercare quel pezzetto di cartoncino robusto che avete tenuto d'acconto una volta finito l'album da disegno (o recuperato in altro modo, l'importante è che non si pieghi), un elastico piuttosto piccolo e qualcosa per colorare (matite colorate, pennarelli...io ho usato quelli a tempera acrilica). Tutto qui? No, direi che vi serve anche un righello, una matita da disegno e delle grosse forbici (o un taglierino). Non dovete proprio comprare niente, queste sono cose che in casa abbiamo tutti.

Ora possiamo partire con le spiegazioni, ma non senza dirvi prima da quale libro ho tratto questo divertente gioco sonoro, o per meglio dire rumoroso scherzo. E' un manuale che uso spesso e volentieri, perchè offre spunti davvero interessanti: "Giochi suoni rumori esperimenti favole"  mc edizioni.


SCHIAFFO VOLANTE

1) Disegna e ritaglia nel cartone due rettangoli uguali di cm. 4 x 5.

2) Intaglia in ciascuno due tacche sui lati corti opposti.

3) Colora liberamente i due cartoncini.
Puoi provare a disegnare una coccinella, come nel libro, o un maggiolino, una farfalla, un'ape...



4) Poi sovrapponili e fai passare l'elastico ben teso tra le tacche.


Istruzioni per l'uso:

Apri il giochino come se fossero le pagine di un libro



e, senza far scappare l'elastico, fai compiere alle due "pagine" una rotazione completa (360°...facciamo anche un ripassino di geometria)


fino ad arrivare a chiuderlo dalla parte opposta.


Ora tenendolo ben stretto tra le dita, avvicinati di soppiatto a qualcuno e mollagli lo s - - + + - - o....


SCIAFFF!

P.s. uno: potrebbe essere anche un bell'espediente anti-singhiozzo...tutto da sperimentare!
P.s. due: non fate caso al fatto che "lo schiaffo" nell'ultima foto è piegato dalla parte opposta...il gioco è perfettamente reversibile.

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Con  questo post partecipo alla RACCOLTA DI RICICLO CREATIVO PER BAMBINI edizione 2013 di Mammabook